A.R.I. TROPOSCATTER ITALIA  "GRUPPO MICROONDE  MONTE DEL GIOGO E MONTE MAGGIORE"

  M O N T E  DEL  G I O G O

 

       COMANO  (MS )                             EX BASE NATO TROPOSCATTER " LIVORNO"

 

ARI

 

 

 

LETTERA A RADIOGIORNALE

 

I nostri scopi e il nostro lavoro

 

La lettera che segue è stata inviata dal Gruppo Microonde Scatter Monte del Giogo alla rivista telematica “Radiogiornale”(http://www.radiogiornale.org), che l’ha pubblicata nell’edizione seconda di ottobre già disponibile sul web.

Il G.M.S.M.G. ha correttamente atteso la pubblicazione della stessa sulla Rivista in oggetto ed ora, doverosamente, la ripropone sul proprio sito, affinché sia disponibile anche ai frequentatori del medesimo.

Ancora, il G.M.S.M.G ringrazia la Redazione dell’ottima Rivista Telematica in questione per l’ospitalità che ha ritenuto di offrire al nostro messaggio, nel quale non alberga alcun scopo polemico nei confronti di chicchessia ma, come risulterà palese a chiunque avrà la pazienza di leggerlo, solo la volontà di chiarire e puntualizzare gli aspetti salienti e gli obiettivi che animano l’iniziativa “Giogo”.

 

Monte del Giogo: dicerie e verità

 

Carissimo “Radiogiornale”,

scrivo questa lettera/articolo su input dell’amico Marco I4TOM, non per sua scelta presidente del Gruppo Microonde Scatter di Parma, che mi ha gentilmente chiesto, nella mia qualifica di “scrivano” del Gruppo medesimo, di chiarire alcuni aspetti afferenti alla gestione dell’ex base NATO “Livorno”, sita sul Monte del Giogo.

Questo scritto  ha l’onere di puntualizzare in merito ad alcune “maldicenze” che sembra siano state scritte in un forum, cosa che io prendo per assodata, anche se non posso dire di avere verificato di persona, in quanto sono estremamente refrattario a questo genere di cenacoli, di qualsivoglia indirizzo essi siano, che considero (opinione personalissima, dunque criticabile) una totale e inesorabile perdita di tempo.

Comunque sia, ottempero a quanto chiestomi dall’amico Marco, approfittando dell’occasione per comunicare a questo pregevole giornale telematico i primi risultati ottenuti dall’attivazione dei paraboloidi sud del Giogo e di quelli nord della Tolfa, questi ultimi da parte del Gruppo di lavoro della Sezione ARI di Civitavecchia.

 

Premesse

Come già scritto in altre sedi l’iniziativa “Giogo” nasce nel 2005 da parte di alcuni OM della Sezione ARI di Parma, intenzionati ad ottenere, da parte della competente Agenzia del Demanio, l’utilizzo della coppia di paraboloidi sud dell’ex base Troposcatter “Livorno”, (questo è il vero nome del compendio, che si trova però in provincia di Massa Carrara, a 1500 m sul livello del mare), per fini sperimentali.

L’Agenzia del Demanio in questione aderiva alla richiesta del gruppo di OM, ma poneva come condizione che fosse assunto in esercizio l’intero compendio (circa ventimila mq), in quanto il settore ove insistevano i paraboloidi in oggetto non era stralciabile dal corpo del sito; l’Ente proprietario richiedeva anche che gli assuntori provvedessero a porre l’ex base in sicurezza, chiudendola e mettendola in condizioni di decenza.

Di fronte a questa previsione, il neonato Gruppo Microonde Scatter decise di accettare la sfida, mentre la Sezione ARI di Parma, pur ritenendo il progetto degno di interesse, non ritenne di assumersi l’impegno della gestione, che pur restando in seno al sodalizio fu interamente delegata al Gruppo menzionato.

Il medesimo decise quindi di proporre la cosa, attraverso il Comitato Regionale Emilia Romagna, all’A.R.I. centrale la quale si dichiarò interessata all’iniziativa, richiedendo in prima persona la concessione demaniale, che grazie alla sua natura di Ente Morale, rendeva l’onere di assunzione a livelli accettabili. L’A.R.I. concesse inoltre al Gruppo Microonde Scatter il “Patrocino Tecnico” per il progetto, patrocinio del quale il Gruppo si ritiene onorato e che ha consentito al medesimo di ottenere il nominativo speciale IQ4GS.

Quanto esposto nel precedente passo è TUTTO, si ribadisce TUTTO quanto l’A.R.I. ha fatto per il progetto Monte del Giogo.

Successivamente alla lettera di impegno del Demanio, il Gruppo Microonde Scatter ha provveduto, utilizzando esclusivamente risorse proprie provenienti dai singoli membri del sodalizio, a rimettere il compendio in sicurezza (riparazione recinzione, rifacimento cancello, pulizia dai rottami, chiusura dei tombini, provvisoria impermeabilizzazione del tetto della palazzina radio, sistemazione delle aree annesse, installazione delle telecamere di controllo, attivazione della tratta WiFi con collegamento alla rete ADSL di Aulla, acquisto e montaggio delle porte e delle finestre della palazzina radio ed altro ancora). Si ribadisce che tutto ciò è stato realizzato con il contributo diretto dei soci del Gruppo, significando che l’A.R.I. non ha contribuito con un solo euro a queste iniziative, nonostante il compendio sia formalmente stato chiesto dallo stesso Ente. Tale precisazione è solo volta a fare chiarezza e non certamente a polemizzare con l’Associazione.

Nelle more di queste iniziative vi è poi stato l’interesse del Dipartimento delle Comunicazioni dell’Università di Parma, che oltre a farne meta di visite didattiche, ha espresso volontà di formalizzare una partecipazione ai progetti, per fini sia didattici che di ricerca, cosa che sarà oggetto di imminenti incontri con l’Ateneo in questione, nonché con l’Istituto Tecnico Industriale di Parma che ha anch’esso organizzato visite didattiche al compendio dedicate ad alcune classi dello stesso.

Sono anche state inoltrate richieste formali a possibili sponsor delle iniziative in atto, che se porteranno a esiti positivi, i contributi andranno a valorizzare la sostanza e l’immagine dell’Ente intestatario.

Sono stato altresì invitato di esprimermi in modo estremamente chiaro in merito alle polemiche di cui si accennava all’inizio, significando che tutte le beghe o pseudo tali che inesorabilmente circondano e compenetrano qualsivoglia iniziativa di qualsiasi natura intrapresa nel Belpaese, sono estranee al Gruppo in questione. Il Gruppo Microonde Scatter si è autofinanziato, è disposto a farlo ancora e ritiene che sia più pagante e divertente mettere le proprie energie nella sperimentazione e nelle prove sul campo, piuttosto che sviluppare sterili polemiche su quello e quell’altro aspetto  della vita associativa nazionale o in scontri di potere in seno al mondo amatoriale, che se visti alla luce dell’essenza e della sostanza del contendere sono, ad essere gentilissimi, quanto meno patetici. In altre parole il rapporto del Gruppo con il mondo del radiantismo è sostanziale e amatoriale: chiunque ne faccia parte ha un lavoro, svolge una occupazione, un’attività dalla quale trae soddisfazione e dignitoso sostentamento. Nessuno dei componenti il Gruppo Microonde Scatter intende trarre profitti, meriti o occupazione ne dal mondo del radiantismo, ne da quello della Protezione Civile, ma solo vivere il primo come studio,  hobby e passatempo, tra consanguinei che hanno gli stessi interessi e gli stessi svaghi. Tutto il resto, cioè la maggior parte degli interessi atipici che da tempo hanno sostituito la radio all’interno del mondo della radio, sono estranei al sodalizio e non interessano all’iniziativa e ai membri del Gruppo.

 

Iniziative

Ciò premesso, come ero stato esplicitamente invitato a fare, due parole sulle iniziative, tralasciando quelle pur numerose di carattere prettamente materiale volte al miglioramento del sito, che forse interesseranno poco i lettori.

Le ex stazioni Troposcatter costituenti la rete ACE HIGH, di cui la stazione “Livorno” fa parte, sono ormai completamente scomparse in quasi tutti i Paesi originariamente percorsi dal Network, stante l’onere della N.A.T.O. di riportare allo stato originario i siti abbandonati. In Italia, come al solito meno ligia alle direttive delle altre nazioni, qualcosa si è invece salvato: malamente, ma qualche vestigia sopravvive.

Si è quindi deciso di trarre benefici da questa “anomalia”, cercando di preservare almeno l’aspetto storico di questo importante segmento delle radiocomunicazioni presatellitari a lunga distanza, che tra l’altro sono basate su una tecnica usatissima quanto misconosciuta anche dagli OM che quotidianamente si collegano in VHF e superiori, e fino a circa 5-6 GHz.

Per fare ciò, essendo le stazioni ACE HIGH operate in gran parte da militari dell’Arma delle Trasmissioni e dell’Aeronautica Militare, si è cercato presso gli ex operatori collaborazione e materiale tecnico afferente alla basi stesse, onde capire esattamente in cosa consistevano, come funzionavano e quali di questi dati tecnici potevano giovare al mondo del radiantismo.

Ben presto si è quindi creato uno stretto rapporto tra il Gruppo e gli ex tecnici ACE, che con entusiasmo e partecipazione hanno messo a disposizione il materiale bibliografico in loro possesso, (ormai ovviamente privato di ogni importanza strategica) che ci ha permesso di conoscere a fondo sia gli aspetti storici che quelli tecnici che stavano alla base di questo network e della tecnologia in esso utilizzata. Come già abbiamo scritto, queste piacevoli letture, ci hanno anche permesso di constatare il livello qualitativo delle soluzioni adottate per questi network nei lontani anni ’50, livello per lo più assolutamente estraneo al nostro mondo amatoriale ancora nel 2007, mondo amatoriale che si palesa invece perfettamente  all’avanguardia nel campo delle sterili polemiche e nella cultura dell’inconsistente.

Questo sodalizio, e la comprensione dell’importante e delicato lavoro svolto dagli operatori ACE, ha portato alla decisione da parte del Gruppo di organizzare un raduno degli ex “Scatteristi” (tra i quali ci sono anche alcuni OM), ai quali è stato conferito un attestato di riconoscenza, sia per ringraziarli per la loro collaborazione, sia per “l’importante ruolo svolto nel mantenimento della pace e della sicurezza nel nostro Paese mediante l’utilizzo di tecniche di radiocomunicazione”.

L’incontro si è svolto il primo luglio scorso all’interno del compendio del Giogo, alla presenza di Autorità civili e militari, durante il quale sono state consegnate targhe commemorative ai tecnici della ex rete Troposcatter. Il raduno ha coinciso con quello del SOTA, sodalizio che si è riunito per la prima volta sul Giogo ed al quale il Gruppo Scatter ha dato volentieri ospitalità,

Tutto quanto organizzato è stato fatto a nome dell’A.R.I.: l’Associazione ha partecipato all’iniziativa mediante 0 (zero) euro, (precisazione sempre volta alla chiarezza e non certo alla polemica) e tutte le spese sono state sostenute dal Gruppo Microonde Scatter, fatta eccezione per un contributo di 15 Euro a persona dei partecipanti al raduno SOTA (concordati precedentemente con Andrea IW0HK, organizzatore dell’evento), quale rimborso spese per il pranzo che è stato preparato e servito nella ex base a tutti i partecipanti. Tutti i dettagli delle iniziative descritte sono riscontrabili sul sito del Gruppo (WWW.IK4MGV.IT).

Durante l’estate, contest a parte, l’attività si è incentrata sulle opere di ripristino più urgenti sfruttando il bel tempo e solo a cavaliere del mese di settembre, terminati i medesimi, si è iniziato a sviluppare le prime attività tecniche mediante l’utilizzo dei paraboloidi sud, grazie alla preziosa opera svolta dal Gruppo Troposcatter della Sezione A.R.I. di Civitavecchia che ha chiesto e ottenuto dal Comune di Allumiere l’utilizzo di uno stralcio della ex base Troposcatter di Monte Maggiore (Tolfa), quindi dei paraboloidi nord di quella base puntati sul Giogo (tratta di 281 Km). L’iniziativa trae origine da una precedente visita compiuta dal Gruppo Microonde Scatter presso la Tolfa, durante la quale, grazie all’impegno degli amici di Civitavecchia, è stato possibile pianificare le future iniziative.

Come ampiamente riportato nel nostro sito ed in quello della Sezione ARI di Civitavecchia, domenica 23 settembre, grazie al lavoro dei due Gruppi, che hanno ripristinato due dei quattro paraboloidi del Giogo e della Tolfa, è stata formalmente inaugurata la tratta in questione mediante contatto in Troposcatter a 1296 MHz, con potenza di 10 Watt in FM, con ottimi risultati tecnici. Si tratta del primo esempio di ripristino di una ex tratta ACE HIGH in ambito civile. Il contatto è stato aperto sul Monte Maggiore da Antonio I0SBA, ex Comandante Tolfa.

Domenica 30 settembre sono proseguite le prove tra i due siti, sperimentando un contatto ATV a 1240 MHz (riuscito solo parzialmente causa la scarsa potenza disponibile e che sarà oggetto di perfezionamento quanto prima) e proseguendo con la sperimentazione in fonia. Il secondo contatto realizzato anche in SSB, ha consentito di attuare il collegamento  Giogo -Tolfa in 23 cm con un solo watt di potenza senza particolari problemi, grazie all’elevato rendimento dei paraboloidi da 20metri di diametro a cui sono stati sostituiti gli illuminatori originali (le comunicazioni ACE-HIGH avvenivano tra gli 870 e i 970 MHz, a banda larga -  circa 1 MHz - pluricanale), con feedhorn autocostruiti idonei alle frequenze di impiego amatoriale.

Le prossime tappe saranno la prosecuzione della sperimentazione ATV, l’installazione di illuminatori per le altre frequenze in uso (50, 144, 430 e 2400 MHz), l’attivazione del diversity, cioè lo sfruttamento del secondo paraboloide delle due basi al fine di ridurre al minimo la presenza dell’evanescenza. A procedere si passerà a linkare le apparecchiature asservite ai paraboloidi con la linea ADSL in previsione di un utilizzo remoto, volto alle sperimentazione che si riterrà di sviluppare. È prevista anche, a breve, la cerimonia ufficiale di inaugurazione della tratta Giogo-Tolfa, nella quale il collegamento sarà aperto dagli ex comandanti delle due ex stazioni Troposcatter N.A.T.O.: in Tolfa I0SBA Antonio e al Giogo il M.llo Ersilio Brugnoni.

Bene, credo di avere evaso con sufficiente chiarezza il compito che mi era stato affidato e non posso che terminare ringraziando della gentile ospitalità il Radiogiornale, per il contributo alla diffusione del significato e degli intenti che animano il progetto Monte del Giogo.

Per il Gruppo Microonde Scatter

Paolo IW4AID

 

 

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WEBMASTER  IK4MGV Data ultima rev.  12/01/2012